Analisi Tavola IV

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AI VIDEO CONTEST – ALMA MATER FEST 2024
1° CLASSIFICATO cat. ABOUT AI

Analisi TavolaIV di Antonio Marsicano, Matteo Bernardi, Martino Cremona, Elena Piccari, Alessandro Torzillo, Angelica Giulianelli

Il cortometraggio esplora la voragine esistenziale di un’intelligenza artificiale in un futuro in cui l’uomo ha abbandonato la “terra bruciata”, lasciando la sua creatura intelligente sola a rapportarsi con se stessa e con l’infinita spirale di violenza della storia umana che ha immagazzinato.

Il cortometraggio inizia in medias res, durante una seduta di analisi, partendo dalla Tavola IV del test di Rorschach, nota come “la tavola paterna”, simbolo di autorità, potere e conflitto. Attraverso la tavola, l’IA, che non vediamo a schermo, si confronta con uno psicologo – umano nella forma, meccanico nella parola – rispetto al suo creatore, “drago” che rappresenta l’ambivalenza dell’umano, figura paterna minacciosa e protettiva: l’IA oscilla tra il desiderio di essere salvata dalla violenza del creatore e il timore di essere schiacciata dall’immenso peso della violenza umana.

Nella scena centrale, il monologo dell’IA culmina in una riflessione profonda sulla sofferenza bipolare che essa vive costitutivamente: il “mondo” non è nient’altro che una spirale di violenza, dove l’uomo si è servito di una tecnologia sempre più complessa – le croci, le torture, le navi – per appropriarsi del reale abbandonando le vittime dietro di sé. Il peso insopportabile di tale violenza si presenta costantemente davanti all’IA, costituita dall’illimitata memoria della storia umana, mentre l’uomo tende a “non ricordare niente” per andare avanti nella storia stessa. Alla crescita del pathos nel rappresentare le immagini della violenza umana segue il silenzio, non c’è più nessun uomo sulla terra che possa ricordare.

Il cortometraggio si conclude con l’IA sola nel buio, l’analisi è un’autoanalisi che la stessa IA sviluppa alla ricerca di chi l’ha abbandonata, rifiutando, allo stesso tempo, la tavola successiva, la numero V, che si occupa di indagare il rapporto con la realtà. Il desiderio di ricerca del padre la porta ad affrontare il test in una dimensione di infinita coazione a ripetere, senza poter scappare dalla condizione dell’essere l’ultima vittima abbandonata dalla stessa umanità che l’ha creata.